Quanto è colpevole l’Italia nell’arresto del fondatore di Telegram?

L’arresto del fondatore di Telegram rappresenta l’ultimo evento che si pone in antitesi allo spirito fondatore della rete e che, in parte, è stato il fattore attrattivo, motivante e ispiratore del suo utilizzo per molti di noi.
Oggi delusi da come la rete si sia evoluta e da come si intenda gestirla.

Se ti può essere utile, guarda l’intervista per conoscerlo meglio e comprenderne lo spirito, e riflettere anche su quanto l’Italia, con il suo spirito e la sua cultura nel suo periodo formativo adolescenziale, sia stata fautrice in positivo della crescita e della visione di Durov.

Nel video, il creatore di Telegram, Pavel Durov, discute vari argomenti, tra cui la sua opinione su Elon Musk, le sfide affrontate nel resistere agli attacchi dell’FBI e un episodio in cui è stato aggredito in California. Durov parla della sua visione sulla privacy, la libertà di espressione e l’importanza di resistere alle pressioni governative. Inoltre, condivide le difficoltà personali e professionali incontrate nella sua carriera, sottolineando la sua determinazione a mantenere Telegram indipendente e sicuro per gli utenti.

Se l’inglese non è la tua lingua preferita:
usa la funzione di traduzione automatica in Italiano (o la tua ligua madre) modificabile in basso a destra in youtube.

Sparirà il ruolo delle badanti!

Il Futuro del Lavoro: Un Mondo in Trasformazione.

Le previsioni sui lavori del futuro stanno delineando uno scenario inquietante: molte professioni concettuali e di processo diventeranno obsolete, lasciando spazio solo ai lavori manuali come elettricisti, idraulici e operai stradali.

Tuttavia, anche questi lavori potrebbero essere offerti a un prezzo sempre più basso, rendendo tutti i lavoratori sostituibili e, di conseguenza, potenzialmente disoccupati.

Persino coloro che progettano e costruiscono questi sistemi rischiano di essere sostituiti dalle stesse tecnologie che hanno creato.

È incredibile ciò che stiamo vedendo.

Prendiamo, ad esempio, il G1 di Unitree Robotics, un robot dal costo di 16.000 dollari.

  • Altezza: 1,32 m (piegato 69 cm)
  • Peso: 35 Kg
  • Movimenti: Simili a quelli umani
  • Velocità di camminata: 2 m/s
  • Tecnologie: LiDAR 3D e telecamera di profondità
  • Comandi: Capacità di comando vocale
  • Durata della batteria: 2 ore
  • Capacità di sollevamento: 2 Kg per braccio
 

Attualmente, con le caratteristiche fisiche e il prezzo del G1, ci sono già delle applicazioni pratiche che potrebbero portare a un successo di mercato senza precedenti.

  • Agricoltura: Potrebbe essere utilizzato come forza lavoro per raccogliere frutta e ortaggi nei campi.
  • Processi produttivi o lavori a rischio e ripetitivi.
  • Pulizia urbana: Potrebbe essere impiegato per la pulizia puntuale delle strade.
  • Turismo: Potrebbe fornire indicazioni ai turisti.
  • Assistenza alle persone disabili o anziane.
  • Il tuo lavoro, mansione e compito!

La capacità di trasporto limitata, solo 2 kg per braccio, lo rende al momento inadatto per lavori pesanti, ma la prossima versione sicuramente supererà questa limitazione e sicuramente. Ma saranno in grado di coordinarsi con tutti gli altri strumenti elettronici, elettromeccanici e digitali, che normalmente usiamo o li sostituiranno inglobando nelle loro prestazioni e funzionalità, mettendo in crisi indirettamente altri mercati produttivi.

Stiamo assistendo alla lotta per il dominio di una ennesima rivoluzione industriale, dopo quella digitale per altro non ancora ben diffusa e apprezzata generazionalmente.

  1. Il primo browser: 1994
  2. Lo smartphone: 2007
  3. L’IA generativa: 2023
  4. Primo robot umanoide che sostituisce il lavoratore 20XX

C’è il rischio che in ogni questo settore l’uomo possa essere sostituito, anche le badanti.

Speranze e Preoccupazioni

L’auspicio è che queste tecnologie non sostituiscano l’essere umano, ma lo affianchino e lo supportino. La speranza è che l’uso dell’IA per possa avere un impatto positivo nel lavoro quotidiano, come lo è già per la medicina diagnostica o a supporto di molte professioni. Ne che trovino terreno fertile prima nelle applicazioni belliche.

 


Non mi sorprenderei se in futuro vedessimo Amazon utilizzarli per la consegna a domicilio con mezzi a guida autonoma per autoconsegne 

se li trovassimo nelle offerte scontate dei supermercati ed online

Versatilità professionale: limite o opportunità?

Nel mondo del lavoro in rapida evoluzione, molti si trovano con un CV che racconta una storia non lineare. Esperienze diverse, ruoli variegati, competenze che spaziano in più settori.

Come viene percepita questa versatilità?

🔄 Il mio linkedin.bruschi.com è certamente variegato di successi e ruoli, di certo non lineari. Segue comunque un filo logico nel mondo del digitale, sviluppando competenze in vari contesti grazie a diverse esperienze professionali.

🤔 Quali percezioni genera la consultazione di un curriculum del genere?

“Sa e ha fatto un po’ di tutto”! Da leggere come complimento o una critica velata? E di conseguenza, come reagire e considerare qualcuno che sminuisce un’esperienza variegata?

💪 Certo, potrei anche sturare un lavandino (lo so fare, anche se non è un’attività digitale) o coltivare meglio un giardino (visto che ho fatto studi superiori in agraria) con lo stesso impegno con cui terrei la contabilità, farei fundraising di capitali, stenderei una ricerca di mercato o curerei gli aspetti normativi di un settore o tematica.

🔍 Chi ne faccia un critica, mi fa capire più cose: non potremmo mai lavorare insieme e non comprende come la versatilità sia un pregio, frutto di una curiosità attrattiva. Inoltre chi non lo capisca è vittima o soffrirà la possibilità di perdersi un oceano di opportunità di apprendere sempre da ogni momento e nuova attività da svolgere.

✨ Amo la versatilità e la capacità di adattarmi a contesti diversi, ma c’è una cosa che ho imparato: è importante scegliere con chi condividere le proprie capacità. E io scelgo di investire il mio tempo e le mie energie con chi davvero apprezza il valore della mia esperienza, non solo per fare due risate o altro più vile fine!

💡 E mi domando:

  • 🌐 In un’epoca di rapidi cambiamenti tecnologici, essere adattabili è cruciale o rischioso?
  • 🏢 Le aziende cercano davvero “specialisti” o hanno bisogno di professionisti flessibili?
  • 📚 Come bilanciate l’ampliamento delle competenze con l’approfondimento in aree specifiche? Quali sfide affrontate per mantenersi aggiornati in più campi?
  • 💼 L’esperienza multidisciplinare ha sempre portato a soluzioni innovative inaspettate. Come sfruttate le connessioni tra diverse aree di competenza in azienda?
  • 🔮 La versatilità sarà più apprezzata in futuro? Come prepararsi per un mercato del lavoro in continua evoluzione?

Se la multipotenzialità o versatilità, frutto dei soft skill, è il futuro, come vedi le esperienze diverse?

Pensi ancora a “cosa farai da grande” e a “come migliorare la tua posizione in azienda”?

Ma è un bando il MicroCredito della Regione Lombardia attivo dal 15 Gennaio 2014?

Cos’è il Microcredito?

Per chi non lo conoscesse, il MicroCredito, con le modifiche apportate dalla recente legge di bilancio 2024, si appresta ad essere il “supporto regina” per ottenere finanziamenti sia dal sistema bancario che da altri canali, dedicati agli investimenti.

Consente a tutte le microimprese, nuove o esistenti (senza i limiti dei 5 anni di costituzione massima), che rientrano nei limiti della definizione europea (per cui con meno di 2 milioni di fatturato e meno di 50 dipendenti) estendendosi a tutte le forme giuridiche (imprese individuali, società di persone, SRLS e SRL), di ottenere il denaro che precedentemente era limitato solo al “tirar su la serranda”, ma che oggi diventa lo strumento per “crescere per sempre” investendo in azienda.

A chi interessa principalmente?

nuove imprese o microimprese avviate da tempo , il 90% delle realtà Italiane

Il microcredito diventa “de facto” il socio auspicato da molte microimprese, che costituiscono il 90% del tessuto imprenditoriale italiano, per rilanciarle da una situazione stagnante.
Fornisce un supporto senza l’onere di una governance imposta o la richiesta di dividendi, ma con l’impegno di rendere fruttuoso l’investimento ottenuto tramite il microcredito.
Le garanzie richieste non comportano l’ipoteca della casa o vincoli di altri beni reali, sollevando ulteriori considerazioni tecniche e giuridiche non oggetto del presente.

Cosa può offrire a tutti?

il denaro che serve come prodotto per alimentare ogni aspirazione di lavoro

E’ applicabile anche per le imprese non ancora costituite o costituite, trovando spazio anche nell’interesse delle amministrazioni locali, che mirano a radicare nel territorio provinciale le nuove imprese e/o interventi di carattere sociale, come il microcredito per donne che hanno subito violenza o che desiderano reinserirsi nel mondo del lavoro, senza discriminazione di genere.

Ma in pratica, cos’è?

lo stato ci mette le garanzie che non possiedi

Il microcredito si configura come la richiesta di un mutuo per importi massimi di 75 mila euro (aumetati di 25 mila per le sole SRL), con lo stato che garantisce l’80% dell’importo richiesto (riducendosi al 60% per importi superiori a 50 mila euro) e facoltativa richiesta da parte dell’istituto erogante di un garante (esclusivamente parente o soci), solo ed esclusivamente per il residuo importo. L’emissione della garanzia non richiedere analisi di merito e per cui viene emessa in pochi giorni.

Come si può beneficiare?

professionisti qualificati al tuo fianco

Si accede al microcredito con il supporto di una rete di Tutor, certificati da un ente di stato (https://microcredito.gov.it), sotto la vigilanza della Banca d’Italia e secondo norme precise. Questi tutor supportano la richiesta e monitorano l’intero percorso (come descritto in https://bruschi.com/il-ruolo-cruciale-del-tutor-di-microcredito/).

Qual è il costo?

intervento del tutor gratuito

L’accesso al microcredito bancario non comporta costi aggiuntivi, poiché al tutor viene riconosciuto l’1% dell’importo solo se questo viene erogato, e la banca trattiene una somma (200/300 euro) per il rimborso delle pratiche di richiesta della garanzia e per il loro processamento.

A quali scopi serve?

quanto ci devo mettere

Fondamentalmente, si tratta di ottenere un finanziamento, per un importo comprensivo di IVA, adeguato a coprire tutte le spese prospettate. È preferibile che il futuro imprenditore o l’impresa già avviata, partecipi con un contributo del 20% degli investimenti necessari per crescere, riposizionarsi, rinnovare o semplicemente avviare l’attività.

Chi lo eroga?

soggetti privati e banche

Oltre al sistema bancario, anche un’impresa privata può erogare il microcredito, rispettando le garanzie statali e le normative dettate per il microcredito (microcredito privato). Questa assume la responsabilità di erogare la somma richiesta, conformandosi alle norme attribuibili all’art 111 del TUB.

Questo spesso comporta un costo pratica maggiore, che può essere significativo, ed è supportato da una rete di operatori, che agiscono spesso come semplici segnalatori o coadiutori d’opportunità, in una zona grigia rispetto all’attività di mediazione creditizia riservata a operatori specifici e registrati.

Qual è il ruolo della Regione Lombardia?

sostenere le imprese esistenti e future con denaro disponibile

In questo contesto, la Regione Lombardia ha stanziato 24 milioni di euro per sostenere l’iniziativa, aggiungendo ulteriori benefici quali: l’eliminazione totale degli interessi sul 40% della somma ottenuta, rimborsabile a partire dal secondo anno in rate trimestrali, mentre il restante 60% è erogato alle condizioni del microcredito privato accreditato (attualmente al 9% di interesse annuo) per un massimo di 60 rate mensili o equivalenti in 5 anni. Si trattiene un costo pratica del 12% e una premialità riconosciuta da FinLombarda del 20% a fondo perduto per regolarità contributiva e operativa.

Quali sono le limitazioni?

un pò di burocrazia è dovuta

L’intervento della Regione Lombardia limita l’erogazione al 70% immediato della somma richiesta, affidando la corretta rendicontazione delle spese sostenute per ottenere il saldo del 30% restante.

Sorgono perplessità?

prendiamo le misure al bando

Si potrebbero sollevare dubbi sulla natura effettiva del bando e sulla sua trasparenza nell’esecuzione. Considerando che il fondo disponibile è di 24 milioni di euro, con un minimo di 10.000 euro e un massimo di 100.000 euro richiedibili, il numero di imprese beneficiarie può variare tra 2400 e 24000. Sono state introdotte altre condizioni in corso d’opera.

Ci sono insidie e fattori critici?

valuta il potenziale progettuale

La valutazione delle richieste avviene attraverso un sistema a punti, con un massimo di 100 punti e un minimo di 60 punti necessari per l’ammissione, ponendo enfasi sui 40 punti relativi al carattere innovativo dell’impresa e dell’investimento proposto. Le richieste sono valutate in ordine di presentazione e affidate a soli tre erogatori accreditati come microcrediti privati. Le pratiche sono proposte da tutor e analisti interni non soggetti a esame o titoli che li qualifichino all’elenco obbligatorio presso la Banca d’Italia come tutor e senza l’assicurazione prevista per legge.

Chi conferma queste informazioni?

la disponibilità di chi vuole essere al tuo fianco con professionalità ed esperienza

Lo scrivente, in qualità di Tutor di un Microcredito Accreditato al bando del 15 Gennaio 2014, è in grado di adempiere al processo di adesione al bando della Regione Lombardia.

Opera in modalità analoga e senza vincoli di sorta o di tempo, come Tutor del Microcredito.gov.it, iscritto alla posizione 754 dell’elenco obbligatorio.

Il mio operare favorisce l’utilizzo e la richiesta di microcredito come strumento per finanziare sia nuove imprese che microimprese già avviate, anche al di fuori del periodo del bando, offrendo una scelta alternativa al sistema bancario o al microcredito privato.

Per maggiori informazioni o approfondimenti, si rimanda al link https://raimondo.bruschi.com

SPERO DI ESSERVI STATO UTILE

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Il Ruolo Cruciale del Tutor di MicroCredito

La legge di bilancio 2024 ha introdotto importanti novità in materia di microcredito, ampliando la platea dei beneficiari e le tipologie di finanziamenti.

Le Novità

Nello specifico, le nuove regole includono:

  • L’estensione del microcredito alle società a responsabilità limitata, con un limite massimo di 100.000 euro.
  • L’aumento dell’importo massimo finanziabile per persone fisiche e società di persone, da 40.000 a 75.000 euro.
  • L’allungamento della durata massima del finanziamento, da 7 a 10 anni.

Il Vantaggio della Garanzia del Fondo di Garanzia

Un vantaggio notevole è la conferma della garanzia dell’80% sull’importo finanziato(*) da parte del Fondo di Garanzia del Mediocredito Centrale della Cassa Depositi e Prestiti. Tale garanzia, offerta gratuitamente, non richiede garanzie reali (pegno in denaro o beni, o altre garanzie) anche per il restante 20% o 40% (**).

(*) fino a 50.000 euro, scendendo al 60 % per importi superiori

(**) ad esclusione per le SRL che può essere richiesto anche con reali, ma sempre e solo per il residuo 20% o 40 %

Le norme del microcredito richiedono che chi desidera accedere a questo tipo di finanziamento si rivolga a un tutor di microcredito!

Il tutor accreditato con un esame ed iscritto in un albo è un professionista qualificato svolge un ruolo chiave nell’assistere i beneficiari dalla richiesta del finanziamento fino al suo rimborso.

Che ruolo ha:

  • Valuta la sostenibilità del progetto imprenditoriale, analizzando le caratteristiche del beneficiario, il mercato di riferimento e la fattibilità economica del progetto.
  • Assistenza nella predisposizione del business plan, un documento cruciale per la valutazione del finanziamento.
  • Fornisce supporto e consulenza durante il percorso imprenditoriale, offrendo indicazioni e strumenti per la gestione dell’attività e del finanziamento.


Importanza del Tutoraggio

Il tutoraggio, un’attività di monitoraggio obbligatoria svolta dal tutor per tutta la durata del prestito, è essenziale nel microcredito, poiché riduce il rischio di insolvenza e favorisce il successo del progetto imprenditoriale. Migliora la valutazione del finanziamento e aumenta le probabilità di successo del progetto imprenditoriale, grazie al supporto e alla consulenza forniti da un professionista qualificato.

Il ruolo esclusivo del tutor di microcredito è, dunque, fondamentale per garantire l’efficacia del microcredito sia dal punto di vista economico che sociale. Il tutor ha il compito di valutare la sostenibilità del progetto imprenditoriale e di fornire al beneficiario le competenze e gli strumenti necessari per avviare e sviluppare la propria attività.

Tuttavia, è cruciale sottolineare che per fruire di tutti questi benefici è essenziale rivolgersi a un tutor di microcredito accreditato. Questi professionisti, iscritti in un albo, svolgono un ruolo fondamentale nell’assistenza ai beneficiari, dalla richiesta del finanziamento fino al suo rimborso.


Senza il Tutor il Microcredito non è Fruibile

Il tutor diventa, quindi, il punto di riferimento per persone fisiche e imprese interessate al microcredito. Il suo supporto è vitale sia per valutare l’opportunità del finanziamento sia per incrementare le probabilità di successo del progetto imprenditoriale.

Rimango a disposizione come Tutor n. 754 del Microcredito.gov.it per ogni approfondimento, alle mie coordinate disponibili sul sito raimondo.bruschi.com.

La legge di Bilancio 2024 ha introdotto importanti novità in materia di #microcredito, #ampliando la platea dei #beneficiari e le #tipologie di finanziamenti.

Queste modifiche #influiscono notevolmente sul panorama dei finanziamenti a #persone e #imprese.

Le nuove regole del microcredito rappresentano un passo importante per promuovere l’inclusione finanziaria e sostenere la crescita economica del Paese.

Queste modifiche influiscono notevolmente sul panorama dei finanziamenti a persone e imprese. Vale pena di soffermarsi sulle nuove regole per ottenere un prestito personale e dell’impresa grazie alla formula del microcredito, supportato dalle banche convezionate con l’ente https://microcredito.gov.it

Benefici per Persone Fisiche e Imprese

L’estensione del microcredito anche alle società a responsabilità limitata e l’aumento degli importi massimi finanziabili allargano le possibilità di accesso al credito per categorie precedentemente escluse o con condizioni meno vantaggiose.

Le Novità

Nello specifico, le nuove regole includono:

  • L’estensione del microcredito alle società a responsabilità limitata, con un limite massimo di 100.000 euro.
  • L’aumento dell’importo massimo finanziabile per persone fisiche e società di persone, da 40.000 a 75.000 euro.
  • L’allungamento della durata massima del finanziamento, da 7 a 10 anni.

Benefici per le Persone Fisiche

Le nuove norme rappresentano un’opportunità significativa per individui intenzionati a iniziare o espandere un’attività imprenditoriale. In particolare, l’aumento dell’importo massimo finanziabile e l’estensione della durata del finanziamento permettono di sostenere investimenti più ampi e di gestire meglio le difficoltà iniziali.

Benefici per le Imprese

Anche per le imprese, specialmente per le microimprese che faticano ad accedere al credito bancario tradizionale, le nuove regole rappresentano un’opportunità. L’incremento dell’importo finanziabile e l’allungamento della durata del prestito favoriscono investimenti necessari alla crescita e allo sviluppo dell’attività.

Il Vantaggio della Garanzia del Fondo di Garanzia

Un vantaggio notevole è la conferma della garanzia dell’80% sull’importo finanziato(*) da parte del Fondo di Garanzia del Mediocredito Centrale della Cassa Depositi e Prestiti. Tale garanzia, offerta gratuitamente, non richiede garanzie reali (pegno in denaro o beni, o altre garanzie) anche per il restante 20% o 40% (**).

(*) fino a 50.000 euro, scendendo al 60 % per importi superiori

(**) ad esclusione per le SRL che può essere richiesto anche con reali, ma sempre e solo per il residuo 20% o 40 %

Importanza della Garanzia

La garanzia del Fondo di Garanzia rappresenta un vantaggio unico del microcredito, rendendolo uno strumento particolarmente accessibile per individui e imprese senza sufficienti garanzie per accedere al credito bancario tradizionale.

Il Ruolo Cruciale del Tutor di Microcredito

Le norme del microcredito richiedono che chi desidera accedere a questo tipo di finanziamento si rivolga a un tutor di microcredito. Questo professionista qualificato svolge un ruolo chiave nell’assistere i beneficiari dalla richiesta del finanziamento fino al suo rimborso.

Senza il Tutor il Microcredito non è Fruibile

Rimango a disposizione come Tutor n. 754 del Microcredito.gov.it per ogni approfondimento, alle mie coordinate disponibili sul sito raimondo.bruschi.com.

Tutto cambia e si trasforma, nulla si distrugge!

Preso a prestito un noto aforisma
per un periodo che focalizzo in due foto rappresentative

Iniziato 10 anni fa con Davide Dattoli all’apertura della prima sede di Talent Garden Brescia.

insieme a divulgare la cultura dell’innovazione e l’ecosistema delle startup

oggi ultimo al mio desk a Brescia
in ristrutturazione locali per la nuova gestione

Con il termine del 2022 cessa l’attivita locale di Talent garden in #brescia (le altre 18 sedi, di cui 8 all’estero, rimarranno attive)

Lasciando
il proseguo di presidio a Smart Future Academy smartfutureacademy.it
Un’associazione no profit che si occupa in modalità più focalizzata di orientamento dei giovani nel mondo del lavoro.
Scenario ed attenzione che anche Talent Garden ha fortemente sostenuto in questi anni e proseguirà a svolgere sempre con una maggior attenzione agli aspetti formativi e alla valorizzazione delle risorse umane.
Entrambi mantenendo anche in tutte le sedi, Bresciana ed ovunque nel mondo per Talent Garden, l’ospitalità in coworking di professionisti del mondo della comunicazione, del digitale e innovazione.
In quei locali e in altre sedi di Talent Garden sono nate e proseguiranno le mie attività come b-farm.it le due startup sgush.com e taskupper.com con le iniziative editoriali di opinions.b-farm.it e incontra.sgush.com
 

Un arrivederci al prossimo anno
che dovrebbe vedere nuovi traguardi
nel crescere di quelle esistenti
ed il nascere di altre nuove iniziative!

Chi ha in mano i soldi vince, sempre!

L’Articolo Quinto non perdona, mai!

Avete venduto o svolto un servizio, ed emessa la fattura pensate di poter essere pagati per il buon lavoro svolto? Avete fatto il bonifico per quella cosa ben descritta e presentata, ma forse restà un sogno?
Chi ha i vostri soldi o la vostra merce, due volte su tre o non pagherà proprio o consegnerà qualcosa che ne è lontamente un idea. Forse salderà con un ritardo che i vostri debitori dovranno subire. “Rimettete i debiti ai vosti creditori” è una preghiera in disuso!
Cosa si può fare per evitare fastidi ed a volte grossi problemi, per gli acquisti e le vendite importanti effettuati a livello personale o aziendale ?

Il controllo della moneta

E' una questione antica quanto il denaro stesso e la situazione non è cambiata molto nel corso dei tempi, sebbene a livello globale gli strumenti finanziari siano evoluti, la sostanza non cambia.E’ una questione antica quanto il denaro stesso e la situazione non è cambiata molto nel corso dei tempi, sebbene a livello globale gli strumenti finanziari siano evoluti, la sostanza non cambia.

Ciò che è cambiato è la gestione del rapporto tra le parti nello scambio di merce e denaro, tra chi vende e compra. Nel contesto sociale emergono ed incidino il forzare condizioni contrattuali, quando non siano eque e garanti in ogni lato della contrattazione economica. Nel suo impatto sulle persone e sulla società, nella loro onestà e serietà di pagare i fornitori o rispettare sempre il cliente, ogni acquisto e vendita può rivelarsi un danno irreparabile al nostro futuro di persone ed aziende. 

Non è sempre cosi

In un ristorante, o nel comprare un bene in un negozio, si ha modo di verificare preventivamente se quanto si stia pagando sia coerente nel prezzo praticato. Ma anche in questi casi non sempre a posteriori tutto si rivela vero per come presentato o esposto. Il cibo non è all’altezza del prezzo, il maglione al primo lavaggio diventa importabile. Ma attenzione a nuovi attori, come gli strumenti dei social network e la reputazione, giocano la loro parte. Elemento da non sottovalure anche in tutti gli altri casi di compra vendita!

Poter saldare dopo averne valutato il prodotto renderebbe maggiore controllo e sicurezza oltre maggior guadagno a tutti. Poter offrire di pagare dopo aver provato il prodotto per garantire una maggiore tutela, significa il provare la serietà di ciò che si offre nell’esserne fautore d’acquisto, per chi si proponga come venditore in rete e nel rapporto diretto agli aquirenti, sempre più attenti al confronto con altre proposte.

Compro in rete o da fornitori affidabili

Sempre più persone preferiscono acquistare prodotti e servizi online, anche perché questa modalità risulta essere spesso conveniente. Tuttavia, bisogna prestare molta attenzione ai venditori che si scelgono, in modo da non incappare in truffe o in prodotti non conformi alle proprie aspettative.

Nel confrontarsi con altri spesso si ottengono falsi riscontri: A me non è mai capitato! Vedo, cerco e guardo, mi informo prima quando compro in rete! Pondero rapporti nel tempo ed esperienze fatte! Leggo le recensioni prima di comprare. “Non ho mai avuto o subito grossi problemi”.

Cosa si nasconde con questa ultima frase?

Per certo nessuno pubblica nei social network o ne se fa vanto dell’essere “stato fregato”. Sia che il “bidone” sia stato subito dall’aquirente o dal veditore. Al massimo sui giornali spicca la notizia generalista dell’ennesima truffa, ma solo quando sia a danno di molti.

Se ne ritrova una folta casistica di truffe censite che consentono di misurare quanto questo fenomeno sia diffuso e sia capitato a tanti, compratori (buyer) o bidonati venditori (seller), tutti “silenti” danneggiati che vivono alla porta accanto.

 

Ogni giorno ci sono persone che comprano da fornitori inesistenti e venditori che vengono truffati da acquirenti presentatisi con i migliori auspici in rete o nel rapproto diretto. Nessuno ne è esente: anche l'abituale fornitore, al  pari di ogni miglior cliente di sempre, può essere vittima di ogni possibile evento e ritrovarsi a doverti rispondere "mi spiace"

Ogni giorno ci sono molte persone che hanno comprato da fornitori inesistenti e venditori che vengono truffati da acquirenti presentatisi con i migliori auspici. Accade in rete o nel rapporto diretto. Nessuno ne è esente: anche l’abituale fornitore, al  pari di ogni miglior cliente di sempre, può essere vittima di ogni possibile evento, ritrovarsi a doverti rispondere “mi spiace”.
Volendo aggiugere, e dispiacendosene, che spesso sia vano ed assente il poter averne ragione nei processi legali e giudiziari.

La guerra

A peggior ragione, quando questo sia parte di un lavoro, o debba e possa essere contestatabile in una fornitura importante o strategica. Come si fa a essere sempre sicuri di un pagamento coretto di un prodotto consegnato nei tempi previsti e che risponda a quanto ordinato? E’ impossibile potersi permettere di ricorrere a tutte le forme legali, spesso procedure lunghe e farraginose, che diventano questioni di principio e non risolvono il danno non ripagando del dovuto o non risolvendo le conseguenze!

Lasciando a parte ogni considerazione di dettaglio, che sia il conseguo degli imprevisti che possono capitare a chiuque, vista la variabilità di certezza che pervade ogni nostro intorno nel mondo. Aspetti che possono toccare pesamente ed improvvisamente ognuno di noi (#pandemia, #guerra, #carestia sono eventi imprevedibili) in un cosi fragile e precario equilibrio che abbiamo vissuto e in cui continuiamo ad essere tutti noi.

Benché ci siano norme a tutela del consumatore e considerato il valore della transazione o del danno: non è sempre consentito e conveniente ricorrere a vie legali.
In sostanza e per ribadirlo: chi ha in mano i soldi vince, sempre! L’art. Quinto sta nascosto in ogni accordo.
Soprattutto quando non si ha nulla da perdere o si subisca una situazione di forza maggiore, come nel caso di aziende o multinazionali.

Posso farla pagare dopo.

La chiave di successo sarebbe il poter pagare “dopo aver consumato e usufruito”, tutelandosi con tutte le garanzie del caso. Pagando dopo, come si fa spesso nelle forniture aziendali, ma forzando il fornitore a rischiare per poter vendere.
Ma anche in questo caso, come spesso accade, il cliente può diventare colui che crea il danno: non pagando per ciò che ha ottenuto e usato. O peggio insoddisfatto del servizio o del prodotto ottenuto, anche senza ragion veduta, decida di minare la reputazione, usando ciò che la rete impunemente spesso consente in frasi e post diffamatori, anche ove siano solo pretestuosi o prevenuti.   

Non c’è peggior beffa che lavorare per non essere saldati del giusto compenso di prezzo praticato, tanto più se il servizio o prodotto sia veramente valido ed alla altezza delle migliori aspettative vantate. Vedere anche solo sporcata la propria reputazione costruita in anni di onesto impengo forse crea maggior danno e frustrazione.

Vendere e comprare senza essere bidonati o beffeggiati.

Sono state create semplici soluzioni in cui è possibile facilmente ricorre all’utilizzo di forme lecite e garanti degli interessi reciproci: nell’acquisto o vendita di beni dove sia contrattualizzato l’oggetto o il servizio venduto o comprato, coesistendo processi di tutela che risolvano ogni contezioso tra le parti. Evitando a tutti annose insidie ed il correre inquietanti rischi negli acquisti e vendite.

Fortunatamente oggi sono state create soluzioni in cui è possibile facilmente ricorre all'utilizzo di forme lecite e garanti degli interessi reciproci: nell'acquisto di beni dove l'oggetto o il servizio sia contrattualizzato, coesistendo forme di garanzia che risolvano ogni contezioso tra le parti. Evitando tutti queste annose insidie ed il correre inquietanti rischi negli acquisti e vendite.

Oggi esiste una soluzione strutturata di taskupper per l’ Escrow e la Dispute Resolution facilmente attivabile.  Termini complessi, a cui è necessario dare miglior e semplice spiegazione del come funzionano e cosa siano. 

Come funziona

Il compratore (buyer) paga anticipatamente (o destina il finanziato diversamente a rate) ad un conto corrente (garantito da una struttura a controllo notarile). Garanzia reciproca per chi compra e vende. Il venditore (seller) ottiene cosi la certezza di essere pagato per il valore e la serietà che offre. Per chi compra (buyer) di pagare valutato il prodotto ricevuto o servizio erogato. 
 
Il compratore (buyer) riceve la merce (un auto, un orologio, un mobile o oggetto tecnologico) che sia un bene o un servizio (studio e analisi o elaborazione e realizzazione di un lavoro, anche immateriale come un file). Per poi, solo poi, poter confermare di procedere al:

  1. pagamento al venditore (seller)
  2. aprire una contestazione

Senza entrare nel legalese vediamo cosa prevedere l’uso di queste soluzioni in questo secondo caso. 

La piattaforma con tre fasi definite e valore legale, derime con certezza di soddisfazione reciproca ogni aspetto entro 45 giorni, con l’assistenza o meno di figure professionali adeguate. Trattando elettronicamente e digitalmente i sigoli casi, in modo e sviluppo specifico. A partire dal “vale meno o non è cio che si prometteva”, per passare al “mi manca e non è come o non capisco come si faccia” o si arrivi al “rendo la merce e i soldi anticipati mi vengano riaccreditati”.

Nulla di nuovo

Spesso la verità viene sempre a galla per ogni facile proposta solo con una attenta analisi di ogni altro strumento analogo già offerto: Piattaforme di pagamento (sistemi elettronici e digitali) o d’offerta prodotti (portali e sito d’acquisto), dove la tutela avviene, più o meno palese nel rispetto di cavilli o di prassi delle norme legali, a favore del venditore (seller) o solo ottenibile in modo molto oneroso per l’acquirente (buyer).

La soluzione offerta da taskupper è l'unica che tutela pariteticamente e senza interesse di parte, oltre il compratore (buyer) pure il venditore (seller), ove anche le ragioni della contestazione siano fonte di dissapori e incomprensioni da chiarire, perchè la soddisfazione reciproca è il vero fine e guadagno del diffondersi d'uso di taskupper

Oppure dove la condizione tutelante viene vantata come argomentazione di vendita e rispettata per l’acquirente con la facoltativa disponibilità al solo reso gratuito. Pratica effettuata da molti siti di ecommerce (amazon ne è forse il maggior fautore) e  da altri note iniziative, che usano il reso gratuito come sistema di tentata vendita.
Tutto questo avviene in danno del venditore o di costi indiretti affogati e subiti dall’acquirente nei prossimi acquisti, ed in subordine d’abuso del costo sociale che ne consegue. Tema che, con l’attenzione crescente all’emergenza della sostenibilità ambientale ed economica, dovrebbe trovar trovare e aver ragione di altre evidenze  che avvengono e sono sostenute a danno di tutti. 

Ma sopratutto tutte queste altre soluzioni non presentano alcun processo di risoluzione della disputa, tesa a farne ragione anche di piccole e marginali interpretazioni, per farne il successo di soddifazione del cliente e minor numero di resi al fornitore. Contenendo il rischio di commenti reputazionali negativi, favorendo viceversa i chiarimenti o le soluzioni, divesamente ottenute nella soluzione delle controversie, spesso involontariamente nate.

Ritroviamo dal nostro passato, conosciute e storiche forme di pegno e cauzione di origine bancaria (fideussione e lettere di credito) o il semplice contrassegno, che però si limitano al garantire la somma dovuta e pagata, non le condizioni non previste o soddisfatte. Nessuna trattazione o vincolo per eventi che possano insorgere ed essere oggetto di contestazione e contenzioso da ambo le parti. Conseganto e pagato, cosi come è.
 
La soluzione offerta da taskupper è l’unica che tutela pariteticamente e senza interesse di parte, oltre il compratore (buyer) pure il venditore (seller), ove anche le ragioni della contestazione siano fonte di dissapori e incomprensioni da chiarire, perchè la soddisfazione reciproca è il vero fine e guadagno del diffondersi d’uso di taskupper

Chissa quanto costa

I soli costi da sostenere saranno solo applicati in caso di utilizzo. Ripartiti equamente trattenuti nell'importo pattuito di compra vendita, in percentuale al decrescere proporzionale del valore trattatoCodificarsi costa nulla, per non restare “pollo e preda” o “mercè di commenti delatori”. Scelta valida nel poter anche solo utilizzare taskupper per verificare il valore e serieta dell’offerta del venditore o della solvibilità dell’acquirente. In antitesi del dar valore alla serietà e garanzia del proprio prodotto o servizio o della capacità di pagare.

I soli costi da sostenere saranno solo applicati in caso di utilizzo. Ripartiti equamente trattenuti nell’importo pattuito di compra vendita, in percentuale al decrescere proporzionale del valore trattato. Già comprensivi di ogni operazione bancaria (bonifici) e professionale nella trattazione (tenuta e garanzia notarile delle somme versate) di cui null’altro è dovuto e trattenuto.

L’uso di professionisti per attività legali di mediazione e arbitrato sono codificati ed a carico del richiedente nella ragione e facoltà del diritto di attivarli e utilizzarli.

Finanziabilità reciproca

Tutto sembrerebbe funzionare, ma solo se si hanno i soldi da dare in anticipo da parte dell’aquirente (buyer) o la capacità di finanziare le vendite (in attesa di ricevere il pagamento e superare i 45 giorni del maturare la possibile ragione della contestazione) per il venditore (seller).

Anche in questi casi taskupper affianca gli utenti del proprio servizio, per rispondere alle esigenze di poter:

  • pagare a rate dell’acquirente (buyer) o di finanziare le vendita in attesa di ricevere le somme del veditore (seller)
  • formule vantaggiose d’anticipazione creando alternative linee di credito, per le aziende o una pronta disponibilità per i propri acquisti e forniture del seller 

Lo utilizzerò quando mi serve

Questo è quello che accade quando si scopre di non avere il backup del telefonino o del computer, rottosi o perso. Quanto mai non ci si sia adoperati per tempo ad attivarlo!

Alcuni detti e modi di dire lo raccontano meglio:

  • E’ inutile piangere sul latte versato
  • Quando il dentifricio è uscito dal tubetto non si può rimettere dentro.

Ora per allora

Una facile procedura gratuita on web consente di codificarsi e predisporne l’utilizzo senza onere. Superando e certificando la bontà dei propri e reciproci mezzi e fini.

Questi ultimi non sono aspetti da poco, quale strumento adatto ad essere deterrente per evitare il dispiacersi di truffe ben articolate, sia che si venda o acquisti, nei confronti di altri problemi legali (incauto acquisto e verifiche antiriciclaggio o antimafia). Senza nulla togliere al vantaggio del presentarsi con soluzioni come questa che significa essere un buon compratore o venditore, sempre e per chiuque!

Una facile procedura gratuita on web consente di codificarsi e predisporne l'utilizzo senza onere. Superando e certificando la bontà dei propri e reciproci mezzi e fini.

Registrarsi ora , tanto più che farlo è gratuito oggi, significa essere pronti a cogliere tutti i vantaggi offerti da soluzioni come questa. Invitando all’occasione il buyer (compratore) o seller (venditore) con cui si sta contrattando un acquisto o vendita ad utilizzare questa soluzione, per tutelarsi e trarne una tranquillità reciproca, anche solo preventiva ed impagabile nel tempo, nel vero senso della parola!

Quali altri vantaggi

Senza considerare che ogni giorno, e maggiormente in futuro, i modelli di commercio e digitali disintermediano il rapporto diretto, favorendo chi possa o si ritrovi a farne uso, nel vendere, pagare, acquistare in maggiore tranquillità e tutela reciproca.

Taskupper è lo strumento adatto ad un maggior controllo e sicurezza dei processi d’acquisto e di finanziabilità dell’impresa di oggi, che ne faccia uso e guardi avanti.
Tutela vari aspetti: vendite a nuovi clienti e consolidati clienti, acquisti più convenienti da interlocutori verificabili solo a posteriori, gestione con oculatezza e strumenti attenti agli aspetti economici e finanziari propri e quelli dei clienti, evitare subire verifiche e adeguamenti legali e normativi.

Una proposta unica, alla ricerca di poter finalmente valorizzare la propria serietà e valore professionale, per marginare e non scendere a patti, anche con chi solo voglia sfruttare l’ottenere prezzi migliori o farne danno.

Taskupper concede di concenarsi su quello che si fa, senza subire maggiori costi aggiuntivi indiretti o imprevisti, che possano compromettere e prevenire la crisi d'impresa.Taskupper concede di concenarsi su quello che si fa o desidera, senza subire maggiori costi aggiuntivi indiretti o imprevisti, che possano compromettere e prevenire la crisi d’impresa.

Nelle pieghe dell’Articolo Quinto trova ragione chi ha in mano i soldi e vince.

Il vantaggio per poter usare questa opportunità, o nel porla come condizione di vendita o acquisto, è il solo costo del tempo di codificarsi. Al di ogni beneficio ulteriore d’uso, anche solo in fase interlocutoria per prevenire o quanto serva per trarne tutti i vantaggi impliciti nel suo utilizzo. Effettuabile gratuitamente in https://signup.taskupper.com/

premio #NOBEL a #PUTIN

della #MEDICINA e #COMUNICAZIONE 😉

Ha debellato l’ossessiva presenza solo di #INFOCOVID nei #media. Non si fa che parlare di lui. Sostituendosi de fatto ovunque 24/7.

Aspetto preoccupante di cosa siano i media oggi, al di la di quale sia stata la cura: la sua guerra all’ucraina. nessuna trattazione delle tante altre ovunque, di cui non si parla o di ogni altro tema.

Sarebbe il caso di pensare a dei media che informino e divulgano la cultura dei valori, per creare prospettive migliori a cui ambire, ispirarsi e formare.

Non propinare una scuola di disgrazie a ciclo continuo, a cui ognuno si dovrebbe adattare nel perseguire la peggiore per poter essere visibile o si consoli a subirne personalmente di minori.

leggi
l’articolo anche in:

Competenze frutto di esperienze in https://whois.bruschi.com




Lettera a Draghi da un giovane startupparo di 59 anni

Sostieni e promuovi tanti Alessio e meno Unicorni per fare l’innovazione Italiana!

Caro Draghi, mi rivolgo a te con questa mia lettera, ispirato dalla lettura di un articolo scritto da un narratore dell’ecosistema Italiano delle startup: Riccardo Luna.

E’ recente il secondo unicorno Italiano (DePop) che si presenta con un exit d’importi impensabili, per stimare una piccola media azienda (1.650 miliardi).

Un “cifrone impronunciabile” per le tasche personali di chiunque di noi. Pari a quando ci costano tante “cattedrali” che appesantisco il bilancio Italiano, sostenuto da ogni piccola tasca in tasse pagate dai pochi Italiani che restano onesti.

Poi salta fuori questo Alessio (magari ne esistono tanti altri), di cui leggo in un articolo La favolosa ascesa di Alessio Lorusso – la Repubblica . Imprende partendo dall’ Italia, andando a vendere i suoi servizi all’estero. Nasce in bottega di famiglia viaggiando digitalmente sui cavi oggi posti nei mari, come facevano i nostri nonni, per approdare ovunque e costruire un futuro migliore.

Rappresenta l’artigianato e la capacità di fare valore aggiunto tipico della genialità Italiaca di sempre, dando lavoro al suo paese.

Sarà che forse sia più figo, per il nostro narratore delle tecnologia innovativa Italiana portare sempre sui palchi i volti noti, ma questa volta finalmente intervista, scrive e parla, di qualcuno che potrebbe essere nostro figlio o il vicino di casa. Dove forse conoscenti e parenti, pure l’immigrato e la mamma partime, possono trovare un posto di lavoro. Quello di cui tutti abbiamo bisogno e di cui c’illudiamo tu ti curerai.

Gente , questi anonimi Alessio, di cui essere orgogliosi del dargli una mano. Pure di potergli dare tanti contribuiti o del varare misure in favore della loro crescita. Ovunque siano, nei più sperduti luoghi Italiani dove una linea Internet arriva, non solo in fibra, che basti per mandare e ricevere email, tanto tutto il resto sta in cloud.

Non abbiamo bisogno di eroi e unicorni, ne di supportare chi già sostiene l’ecosistema per guadagnarci N volte l’investito, in soldi o contributi e misure che paghiamo tutti, per soldi e lavoro che fuggono o beneficino all’estero.

Per cui ti prego sotto l’albero della cuccagna del Next Generation (o Recovery Fund) fai avere dei “regali”​ per gli Italiani e non per i soliti colossi e noti. Cosi che i giornali e giornalisti possano parlare più spesso di questi esempi ai nostri figli e imprenditori non più giovani sperando ancora di poter costruire qualcosa, con il nostro aiuto e supporto, per pagare i debiti che stiamo creando e gli lasceremo.

Trova le differenze

Diversi sono gli approcci del fare impresa nell’ecosistema dell’innovazione.

Raimondo Bruschi scrive:

Ciao, volevo sapere come sta andando lo sviluppo della tua impresa, stiamo sviluppando un prodotto analogo da tempo e desideravo confrontrarmi tra colleghi. 

Se mi dai conferma di contatto e un messaggio linkedin ci fissiamo una call.

Risposta:

Volentieri, noi siamo pronti alla exit: SRL costituita, brand name e logo di proprietà, dominio acquisito, sito web realizzato e le 2 app depositate in SIAE …

Ho una offerta e 2 trattative in corso (un Fondo e 2 imprenditori molto noti), ma mai dire mai!

Raimondo Bruschi risponde:

Pardon, pur avendo fatto tutto quanto descrivi, non puntiamo a fare un exit, ma al creare un’impresa innovativa.

Mettendo in pratica un idea, con un reale MVP scaricabile pubblicamente, che continuiamo a far crescere (sviluppando funzioni e friubilità) ascoltando le segnalazioni della community di molteplici sottoscrittori ed Early Adopter con cui ci confrontiamo per soddisfarne le necessità.

Affrontiamo il mercato con le nostre forze, autofinanziandoci fino a che potremo trovare soci sottoscrittori e cedendo quote a puri finanziatori solo se ne avremo necessità inderogabile. Un exit, lo faremo se saremo costretti in favore d’aziende che possano continuare a far crescere meglio la nostra iniziativa. 

Crediamo possa essere estendibile l’erogazione in un mercato globale, anche per contribuire a far crescere il deserto che sta intorno a noi, per dimostrare che si può fare e possa avere ricadute occupazionali in questo contesto.

Speravo di potermi confrontare con un competitor locale, per impare dai successi e problemi comuni affrontati e risolti, per crescere insieme. 

Ma forse abbiamo obbiettivi diversi. Bye

Publicato come articolo in Pulse di Linkedin al link https://www.linkedin.com/pulse/trova-le-differenze-delle-startup-raimondo-bruschi/

Che cosa è la BlockChain

La BlockChain (catena di blocchi) è un registro informatico aperto.

Ogni utente che partecipa al registro è connesso con tutti gli altri e detiene una copia di una sorta di libro mastro, chiamato blockchain. Nella blockchain sono registrate tutte le transazioni di tutti gli utenti di sempre, da quando quella catena è stata usata per la prima volta. Per far ciò la blockchain è aperta e consultabile da chiunque la utilizzi.

È autosufficiente, decentralizzata, non richiede un’autorità che ne approvi le operazioni perché sono le sue stesse operazioni, per il modo in cui sono fatte, a essere autolegittimate.
Ciò è possibile perché ogni singola transazione risiede all’interno di una catena di blocchi che dall’ultima risale alla prima assoluta, e perché ogni utente della catena è sempre a conoscenza di tutte le altre operazioni che vengono fatte dagli altri utenti (con i Bitcoin, per esempio, questo serve a evitare che qualcuno usi lo stesso Bitcoin per pagare due cose diverse).
 

Ogni transazione sulla catena genera un blocco che a sua volta suggerisce un nodo a cui agganciare il prossimo blocco (la prossima transazione). Ogni modifica di un blocco, che non sia una transazione, ha ripercussioni su tutti i blocchi precedenti, distruggendo così la stessa catena. Non si può manomettere una cosa del genere.

 
Il primo sistema a “blocchi di hash” risale al 1991 ma il tipo più utilizzato oggi è quello descritto e realizzato da Satoshi Nakamoto, lo pseudonimo dietro l’inventore (o gli inventori) del Bitcoin, ideato nel 2008 in un libro bianco e implementato l’anno dopo.
vedi anche: Cosa sono i Bitcoin

Basta fare innovazione a colpi di twitter e slogan

L’innovazione non può essere un processo o un computer: è fatto di rischi e non solo di twitter e slogan

Di diritti da difendere e di azioni collettive, di processi distruttivi da gestire e di consenso da cercare. Di idee chiare e porte da sfondare. Di rischi per inseguire la sostanza in dispetto del rispetto delle regole (che innovazione sarebbe se fosse già scritta e stabilità per legge)

Con tanto sudore, pazienza e costanza, per ogni singola impressione che spesso passa inosservata ma fa la differenza  .

Bisognerà che gli innovatori diventino più politici, più rilevanti.

Non scendendo in piazza per manifestare, ma in strada per divulgare che il vivere di oggi è la premessa del domani.

Perché se innovare è frutto di cultura sono le scelte un nutrirla e farla crescere.

pubblicato in account personali di Medium, Linkedin, Facebook , Pulse , Google+

spero andremo oltre, ma dove ?

Ho letto un post di un amico Facebook che era questo:
https://www.facebook.com/claudio.erba/posts/10156412569645587


Questo l’articolo linkato http://www.corriere.it/esteri/16_gennaio_25/schengen-trattato-fatto-saltato-circolazione-non-sara-piu-libera-5808a65a-c394-11e5-b326-365a9a1e3b10.shtml

Spero andremo oltre. In genere accade così. Dove spingersi troppo, oltre certe barriere, vuol dire rischiare di farsi del male.

Forse con la fine dell’Europa e del capitalismo entreremo nella fase del post capitalismo. Forse lo siamo già, se ci soffermiamo ad alcune considerazioni sul futuro, con gli occhi di un giovane in età post scolastica.
Nessuna possibilità di emergere o posizionarsi con buona prospettive, quasi certa una vita alla giornata. Destinati a non poter costruire nulla, in quel sempre troppo precario.

Ad oggi 68 famiglie al mondo detengono quasi il 50 % dei patrimoni (l’anno scorso erano 130), forse le nazioni contano più nulla e nulla i soldi.
Visto i pochi che potranno avere disponibilità in enorme quantità, i soldi saranno sempre di più solo dei numeri rossi o neri da score personale. Lo è di fatto negli Stati Uniti (intesa come la disponibilità a sostenere spese, credit score, non tanto come si pensa ad un “gradiente di rischio” o vere somme liquide).

Per la moneta, che siano dollari, jen, stellette o bit-coin, resta valido quel “concetto del punteggio” (per determinare una misura, quale unico aspetto negativo a pesarci addosso o a premiarci a volte immotivatamente, visto che i soldi spesso non trattengono odore e colore del modo in cui li si possa fare) che di fatto si affermerà con una valuta, la misura con cui ci scambieremo i prodotti.
Un unità di misura unica, convenzionale tra le genti di ogni mondo (forse convertibile in moneta locale per sopperire ad alcuni delta), sempre frazionabile per comparare il valore di merci diverse (che è il motivo per cui esiste la moneta)

Oltre all’euro, altro elemento e tema trattato nel post, il ripristino delle frontiere intra europee per qualsiasi cittadino europeo (o dei paesi corrispondenti accettati) sarò solo una leggera incombenza nel passarle.

Ma è la strada intrapresa di chiudere le frontiere per i migranti a preoccupare

Il che potrebbe essere l’accettare un nuovo olocausto.

Il preludio o il destinare intere nuove popolazioni alla disperazione. All’essere erranti, per non perire nelle camere a GAS a casa propria, nel non accettare scelte di vita di una religione imposta. Ma che a differenza del popolo ebraico si candidano, motivati dall’argomento più vecchio del mondo (fame e condizioni di vita), all’attacco al castello, senza nulla da perdere.

In ultima analisi di vere guerre non se ne fanno più.

Lo ha fatto progressivamente la razza bipede, accorciando i tempi di propagazione, nel corso dei secoli. I conflitti, sono passati da guerreggiar tra tribù (a piedi), a paesi confinati, nazioni, continenti ecc… al pari dell’evolvere dei mezzi di trasporto: cavallo, carri, cannone, mezzi militari, aerei, missili.

Per cui le frontiere di fatto non esistono più, come stati o continenti uno contro l’altro anche economicamente.
Inutile retaggio. Grazie ad una rete telematica (internet) che sposta un libro con un click, dal magazzino a casa propria in poche ore, quanto meno di ieri si facesse per una nave di merce da saldare all’attracco con una specifica lettera creditizia.
Da domani, con le stampati 3d o la fabbrica 4.0, si potrà costruire, muovere, controllare, in pratica produrre e consegnare, da ogni posto per ogni dove, forse anche in assenza del dar lavoro agli indigeni del posto.
Le nazioni e gli stati, residuale divisioni storiche per l’applicazione di leggi, fiscalità e norme. A maggior uso e gradimento manco degli abitanti, che vivono in funzione dei difetti di un mondo globale. Nella sostanza d’applicazione, le nazioni sono le corporation, ma nessun sembra essersene accorto.

Ciò che non si può fare qui si fa di là, in quelle che chiamano nazioni,
ma solo per diverse regole che applicano. Pari allo sconcerto espresso è la proiezione del dove arriveremo, che non comprendiamo sia accettabile.

Solo le persone non cambiano. E’ qui dove verte il problema.
Genti contro genti, non con i mezzi o le armi,
ma con i corpi contro i corpi, con i valori contro i valori.

Questa la vera miseria d’affrontare, da subire o pensare di risolvere e non arginare, per evitare la tracimazione generale prossima domani !
Ma viviamo l’oggi, e lo stiamo insegnando ai nostri figli come modello imposto, chi si potrebbe preoccupare di un ipotetico domani ?

Uno scenario di Zombi che invadono spazi dove cibarsi e vivere ?

O forse come qualcuno alla fine sentenzierà: la natura farà il suo corso e migliorerà le razze e le genti di ogni paese nel mondo. Mischiandoci per una convenienza pacifica in una qualità della vita comune a tutti (tranne all’1 % che sarà giunto a detener il 99% del patrimonio mondiali, abitando in una città galleggiante che chiamerà stato, con le sue regole forse lecite e consone per se stesso). Ripartendo da un minimo comune denominatore, su cui atterremo, che potrà tornare a farci crescere su altri presupposti.

Parametri che oggi non conosciamo e di cui invochiamo la perdita, nell’averli raggiunti ma prossimi a vederli sgretolati, per iniziare ad unirci ed amalgamarci nella stessa povertà, con un processo duro ed epocale.

Lo spero !


Misuriamo il fermo di WIND LIBERO INFOSTRADA #WindDown

Quando gli assenti si possono misurare

Dall’analisi del traffico in rete si può dedurre il peso di WIND LIBERO e INFOSTRADA
in virtù del down di rete intervenuto nella tarda mattina del 13/Giugno/2014

Questa e’ l’analisi del traffico per 50.000 domini di http://we.are.ancara.net e http://unitedhost.eu con 1 Gb di utilizzo massimo di Hosting Puro. Praticamente nulla !

Taffico ancara.net + unitedhost.eu
Taffico ancara.net + unitedhost.eu -fonte interna

Tratta da Aruba.it a MIX spentasi al fermarsi di WIND – 5Gb al mix, traffico da utenti di Aruba.it che si è immediatamente instradato presso su altro operatore !

aruba.it - 5 Gb
aruba.it – 5 GbFonte: http://network.aruba.it/gwarubaGraph.htm

Questo e’ il grafico che può darci un idea della misura del traffico Italiano al MIX di WIND, LIBERO e INFOSTRADA (dove principalmente molto o quasi tutto il traffico Italiano afferisce per interconnettersi)

Traffico dati Internet al Mix

FONTE: Traffico dati Internet al Mix http://www.mix-it.net/statistics/cgi-bin/14all-Totale_globale.cgi?log=totaltraffic_global

Confrontando i grafici (le due montagne) la prima di ieri e la seconda di oggi , si nota l’erosione dovuta ad off line o down di un importante operatore come WIND – INFOSTRADA – LIBERO

Ogni tacchetta del grafico sono 5 Gb, per cui si può dedurre un erosione di 15 Gb su 150 Gb totali, che sono massimo il 10 % del totale di traffico italiano. Dove, se ho ben letto, i disservizi hanno toccato dal 24% al 40 % della rete dell’operatore coinvolto (ma non abbiamo dati certi) da cui se ne potrebbe dedurre la percentuale di mercato !