Ecommerce, cosa c´è dietro alla crescita

Bresciaoggi.it lunedì 16 Luglio 2012
INTERNET Pagina 7

Ecommerce, cosa c´è dietro alla crescita?

Raimondo Bruschi
servizi-internet.eu

L´ecommerce è in aumento, in crescita del 18% sullo stesso trimestre preso in analisi nel 2012 rispetto al 2011.

Due sono i fattori principali che balzano agli occhi: la normale evoluzione nell´uso delle tecnologie, e la crisi che spinge le aziende a cercare opportunità in nuovi lidi ove trovare sbocchi commerciali. Non solo questo.

Come mai tanti e.commerce ora ?
Come mai tanti e.commerce ora ?

Diverse iniziative commerciali hanno contribuito a convincere le aziende a puntare sull´on line, anche in settori che prima non erano stati interessati. I sistemi di scontistica (Groupon, Groupalia, tanti altri) hanno avuto un grande successo non appena sono nati anche perché hanno fornito per la prima volta la possibilità di vendere non solo prodotti, ma anche servizi: l´impatto dell´ecommerce è quindi cresciuto notevolmente. Anche settori come quello medicale sono stati coinvolti dal sistema di scontistica: gli utenti finali non viaggiano più nei paesi dell´Est per cercare un dentista a buon mercato, ma si comprano i buoni sconto da condividere con gli amici per avere i denti più bianchi o addirittura impianti dentali in titanio. Una forma di pubblicità in cui il dentista preferisce vendere i buoni sconti anziché acquistare pubblicità sulle vecchie pagine gialle. Il cliente tornerà, a prezzo pieno, la prossima volta. Le barriere all´ingresso crollano, nuovi soggetti entrano più facilmente nel mercato.

I coupon consentono di farsi conoscere a un pubblico vasto, con costi contatto o di acquisizione contenuti, per poi proporsi a un pubblico più consapevole del valore sia del prodotto che del fornitore. L´ecommerce è una scelta che permette di acquisire nuovi clienti a cui destinare una comunicazione mirata, profilata in base agli interessi del consumatore, economica quanto una email, in modo da risparmiare sui costi di gestione e determinare eventualmente prezzi più accessibili.

Startup per non vedenti idee che cambiano la vita

BresciaOggi.it, lunedì 18 giugno 2012
INTERNET, pagina 6

Sistemi chiusi: problemi o risorse per le aziende?

Raimondo Bruschi
servizi-internet.eu

Una persona non vedente che cammina nel bosco. Un signore cieco che, con l’aiuto del proprio bastone, prende l’autobus in autonomia e sa perfettamente quando scendere alla fermata giusta.


Cosa hanno in comune queste due persone, oltre all’impossibilità di usare il senso che ci permette di distinguere forme e colori? Entrambi hanno in mano uno smartphone, un cellulare evoluto e Ariadne Gps, un’applicazione che permette di capire dove si trovano in quelmomento e li guida nel buio perenne che accompagna la loro vita.

Ogni anno la Apple, azienda produttrice diIphone e Ipad, racconta le migliori novità aziendali in una conferenza.
Il 12 giugno si è tenuta la prima dell’era post Steve Jobs,storico fondatore e guida.

Questa presentazione fa riflettere su come la tecnologia può cambiare la vita di milioni di persone.
Nell’ultimo periodo c’è stato un granfiorire di discussioni attorno a startup, aziende nate per lanciare applicazioni per cellulari o per facebook, spesso impegnate nel promuovere innovazione e ricerca.
Le discussioni si sono moltiplicate dopo gli annunci di acquisizioni milionarie di piccole startup di successo,che in poco tempo avevano conquistato milioni di affezionati e utilizzatori, come Evernote e Instagram, o comunque attirato l’attenzione dei colossi del settore, come la giovanissima italiana Glancee.

Il bolognese Giovanni Luca Ciaffoni che ha creato Ariadne Gps ha usato come palcoscenico la più importante
conferenza della Apple,ma lo ha fatto con un lancio inatteso, senza conferenze stampa dedicate, un sobrio minuto e mezzo in cui cammina in mezzo ai portici del capoluogo emiliano insieme ai suoi amicinon vedenti.

Come dire che, in fondo, quello che conta è cambiare il mondo, non annunciarlo.

La rivoluzione della stampa grazie alla terza dimensione

Bresciaoggi.it lunedì 21 maggio 2012
INTERNET Pagina 60

La rivoluzione della stampa grazie alla terza dimensione

Raimondo Bruschi
servizi-internet.eu

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La rivoluzione della stampa grazie alla terza dimensione

Una macchina del teletrasporto a meno di duemila euro.
Permette di realizzare prototipi industriali a costi ridottissimi.
Lascia intravedere un futuro di arti e protesi di plastica costruite su misura in cantina, dove una volta i laboriosi valtriumplini posizionavano il tornio.

Molto spesso la fantascienza anticipa scenari che poi di colpo arrivano sul mercato.

È stato così per la musica, dalla metà degli anni Novanta tutti hanno potuto stamparsi in casa i propri cd. E ora un´altra rivoluzione ha iniziato a bussare alle nostre porte.

Le stampanti oggi non servono più solo a far uscire l´inchiostro su fogli di carta, ma piccoli strati di materiale che si somma strato dopo strato.

Sui computer che oggi usiamo per scrivere e navigare in internet, è quindi già possibile utilizzare programmi di progettazione di oggetti e collegarli a stampanti 3D che presto entreranno in tutte le aziende e poco dopo in tutte le case.

Avrà ancora un significato andare dal dentista, o basterà mettere la nostra bocca davanti alla videocamera del computer per vedere uscire una dentiera su misura pochi minuti dopo? E i pezzi di ricambio? Compreremo il progetto del parafanghi della nostra auto, ce lo stamperemo, senza costi di trasporto, senza attese, senza corrieri che arrivano sempre quando non siamo in casa.

Con la stampa 3D i prodotti sono davvero on-demand.

La tecnologia non permette ancora processi su scala industriale, per problemi di controllo di qualità e di sicurezza. Ma la stampa 3D viene già usata in industrie chiave, come la aerospaziale, o nell´edilizia fai da te, con le prime case costruite partendo dal compensato e addirittura i modelli scaricabili gratuitamente.

Oppure possiamo sempre mettere il cioccolato al posto della plastica, e la ricetta della torta a più strati ci farà fare un figurone alla prossima festa.

 

Tutto quello che dovreste sapere sulle mail.

BSnews.it Venerdi 18 Maggio 2012

Bsnews.itServizi internet inaugurano questa settimana un appuntamento su domande e risposte dedicate alla tecnologia, con un taglio di aiuto per problemi troppe volte dati per scontati. Voi lettori potete porre le vostre domande dedicate agli argomenti nei commenti a questo articolo.

Questa settimana cominciamo con la Posta elettronica.

Articolo riprodotto anche nei contenuti integrali in formato PDF a questo link:
Tutto quello che dovreste sapere sulle mail. Via al corso di Servizi internet e Bsnews.it – BsNews.it

 

Facebook: entra in Borsa una nazione popolatissima

Bresciaoggi.it – Lunedì 07 maggio 2012
INTERNET, pagina 8

articolo su bresciaoggi.it del lunedì 07 maggio 2012 sezione INTERNET, pagina 8
Facebook: entra in Borsa una nazione popolatissima

Facebook: entra in Borsa una nazione popolatissima

Raimondo Bruschi
www.servizi-internet.eu

Una delle nazioni più popolose del mondo, seppur virtuale, sta per arrivare in borsa e lo fa con cifre da capogiro.
Attorno alla metà di maggio, probabilmente il 18, il social network Facebook forte di 850 milioni di utenti (dichiarati) dovrebbe mettere all´asta 337,4 milioni di titoli, con un prezzo d´azione attorno ai 30 dollari (c´è chi si spinge a dire 35).
Un valore potenziale di 96 miliardi.

CHI VUOLE investire in borsa, dovrebbe oggi comprare un´azione di Facebook?

Si possono citare numerosi casi di investimenti nelle società tecnologiche che hanno portato rendimenti grandiosi.

Il Financial times lo scorso marzo ricordava che un lettore di musica digitale Ipod dell´azienda Apple costava 399 dollari. Gli stessi soldi, investiti in azioni della Apple, oggi sarebbero diventati 26mila. Ovviamente un investitore che sceglie il cavallo giusto, a posteriori ha sempre ragione.

Oggi la crisi economica è sotto gli occhi di tutti, il rischio di una nuova bolla speculativa sulle cosiddette Startup (nuove aziende, di solito nel settore tecnologico) è reale. In questo contesto sentire parlare della quotazione di Facebook, un´azienda che esiste “già” da otto anni, sembra quasi di sentire parlare di qualcosa di vecchio.

Le ere digitali sono momenti che fotografati nell´istante sbagliato offrono panorami completamente diversi. Gli anni ottanta sono stati dominati da Ibm, i novanta da Microsoft, l´inizio del millennio da Apple e Google per poi vedere queste due aziende competere nel fiorente mercato dei sistemi operativi mobili. MySpace ha inventato i social network, arrivando a essere comprato per 580 milioni nel 2005 e svenduto per 30 milioni pochi mesi fa.

Anche i dinosauri si sono estinti, e probabilmente nessuno l´avrebbe previsto.

 

Come si crea l´applicazione da un miliardo di dollari ?

Bresciaoggi.it lunedì 23 aprile 2012 INTERNET, pagina 60
Come si crea l´applicazione da un miliardo di dollari

Bresciaoggi.it lunedì 23 aprile 2012 INTERNET, pagina 60

Come si crea l´applicazione da un miliardo di dollari ?

Raimondo Bruschi
www.servizi-internet.eu

In un periodo di crisi realizzare e uscire dalla bufera è il sogno di molti. Non tutti però hanno fatturati stratosferici, un forte brand consolidato, competenze introvabili, presenza in un mercato di nicchia e per un prodotto unico!

Eppure le buone idee possono funzionare anche in settori, come la fotografia, dove falliscono i leader storici (Kodak) e il fotografo sotto casa piange i dolori delle macchine digitali che non fanno più vendere pellicole e stampe.

È SUCCESSO a una azienda con 12 dipendenti, 20 mesi sul mercato, 0 dollari di fatturato.
Accade quando l´idea alla base dell´azienda è sufficientemente buona da far innamorare una manciata d´investitori e, poco dopo, 30 milioni di utenti che vogliono fotografare ogni cosa.

Può essere questo tipo di innovazione la via d´uscita dalla crisi, prendere un prodotto vecchio come le fotografie per declinarlo in chiave sociale e digitale?

Instagram, il nome dell´azienda acquisita dal social network Facebook, è una semplice applicazione per cellulari. Creata in otto settimane, meno di un anno dopo era già utilizzata per condividere 150 milioni di fotografie, trasformate in opere d´arte con l´utilizzo di filtri grafici digitali semplici da usare. Il suo prezzo d´acquisto è un miliardo di dollari.

Una piccolissima applicazione come quella prodotta da Instagram ha generato decine di applicazioni (potenzialmente per altre decine di piccole aziende e esponenziali nuovi posti lavoro) che sfruttano le sue peculiarità, come l´italiana Followgram.
Proprio come l´indotto delle aziende dell´economia «reale», queste acquisizioni fanno sperare in fortune ai suoi ideatori e il miracolo di crescità e occupazione, a tutte queste piccole aziende o lavoratori, in cui possiamo riconoscere anche molti di noi.

 

Tra mito e realta’ – E’ nato un nuovo Eldorado ?

Bresciaoggi – lunedì 02 aprile 2012 – INTERNET – Pagina 20

Tra mito e realtà – È nato un nuovo Eldorado ?

Raimondo Bruschi
www.servizi-internet.eu

Bresciaoggi – lunedì 02 aprile 2012 – INTERNET – Pagina 20
Tra mito e realta’ – E’ nato un nuovo Eldorado

Startup è un termine recente che grazie a gruppi facebook, pubblicazioni, eventi, giornali è diventato sinonimo di un nuovo eldorado economico, oggetto delle ambizioni tra i giovani. Il neologismo da sempre, ma in forma nuova, risponde all´ambizione di costruire una nuova attività, che possa essere un´opportunità di guadagno. Usato a volte a sproposito, nell´accezione corretta sarebbe una idea fortemente innovativa di natura tecnologica, in grado di trovare un riscontro economico veloce e significativo, ma che richiede investimenti multipli (round) non alla portata personale che se realizzata porterebbe i suo ideatori (founder) ad una cessione a terzi (exit) in pochi anni milionaria.
Fino a qua nulla di strano: da sempre un invenzione geniale gode di fattori moltiplicatori, di diffusione e tale portata, da rendere ricchi gli ideatori ed i finanziatori. Sull´onda! di questa tendenza, si sono moltiplicati eventi ed aspettative dedicati alle startup.
Chi punta quindi sulle startup? Principalmente gli investitori che provano a compensare la perdite finanziarie, quindi i giovani ambiziosi che cercano di sfuggire al precariato, ma anche i governi alla ricerca di nuovi elementi di crescita.
In varie città (Venezia, Milano, Roma, Torino, Brescia e settimana scorsa a Trento) nel weekend si riuniscono moderni inventori tecnologici (in genere giovani) insieme ad imprenditori o investitori (mentor). I primi presentano idee che dal venerdi sera alla domenica pomeriggio vengono sviluppate con l´obiettivo di costruire una migliore esposizione del progetto ad una giuria che la domenica sera determina i tre preferiti che avranno il beneficio della ribalta, ma anche buoni contatti per un auspicato veloce decollo professionale ed aziendale.