Basta fare innovazione a colpi di twitter e slogan

L’innovazione non può essere un processo o un computer: è fatto di rischi e non solo di twitter e slogan

Di diritti da difendere e di azioni collettive, di processi distruttivi da gestire e di consenso da cercare. Di idee chiare e porte da sfondare. Di rischi per inseguire la sostanza in dispetto del rispetto delle regole (che innovazione sarebbe se fosse già scritta e stabilità per legge)

Con tanto sudore, pazienza e costanza, per ogni singola impressione che spesso passa inosservata ma fa la differenza  .

Bisognerà che gli innovatori diventino più politici, più rilevanti.

Non scendendo in piazza per manifestare, ma in strada per divulgare che il vivere di oggi è la premessa del domani.

Perché se innovare è frutto di cultura sono le scelte un nutrirla e farla crescere.

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Per sfamarci rubiamo il mangime alle galline dalle ova d’oro del nostro pollaio

Emerge in ogni riflessione sul nostro patrimonio, vedi la pubblicazione dell’ennesimo articolo che fotografa il kamikaze quotidiano dei tagli ai servizi culturali.
Per questo volentieri “adotto” tre ragazze del profondo “Sud Italiano” di Bari Pamela, Lisangela e Valentina spronandole a dar seguito alla loro idea “nuova apertura” nata nello StartUp WeekEnd a Bari di questo fine settima presso The HUB .
Con la cultura vogliono riportare occupazione e crescita nella nostre desolate e deserte vie cittadine sempre più orfane di negozi.

Soluzioni che si ri.trovano per altri aspetti collegati, nella stessa manifestazione  ritenuta riservata ad iper-tecnologici NERD nativi digitali. Guardando le idee dei ragazzi di LiberaLazione che propongono una via al sostentamento economico ed a Michele Lanubile che ne rendere le emozioni, nel vivere i posti e luoghi con ricercatore romantico.

Per ottenere un complesso di risposte concrete alla “politica ed ai saggi” che la cultura forse l’hanno solo studiata ma forse dimenticata.

Cloud e futuro: anche la nuvola è fisica

Bresciaoggi.it, lunedì 19 Novembre 2012
INTERNET, pagina 64

Cloud e futuro: anche la nuvola è fisica

Raimondo Bruschi
servizi-internet.eu

Cloud e futuro: anche la nuvola è fisica
Cloud e futuro: anche la nuvola è fisica

Una recente inchiesta del New York Times, accompagnata dal video «Into the cloud», ha fatto il punto su quanto costa in termini energetici ed economici il gigantesco insieme di Data center che sono sparsi nel mondo.

Per molte persone è stata un´ottima occasione per capire che la rete Internet è fisica, reale, così come sono fisici i computer che fungono da server e che permettono ai siti web di essere navigati e alle applicazioni per Iphone di essere funzionanti.
Anche la «nuvola» ha fisicità. Anche i server virtuali sono dei processi su una macchina fisica, hardware, uno di quegli oggetti che come si diceva nella vecchia barzelletta «per distinguere l´hardware dal software ricordati che contro il software che non funziona puoi solo inveire, mentre l´hardware lo puoi anche prendere a calci»

Internet è così fisica che l´uragano Sandy quando ha colpito la costa orientale degli Stati uniti ha «spento» alcuni dei blog più famosi del mondo, ospitati proprio in Data Center di quelle zone. Anche nel mondo contemporaneo, insomma, la forza della natura può avere la meglio su tutto.
Sono cose che gli imprenditori della prima generazione di Internet sanno bene, soprattutto chi ha come core business un data center dove custodire con cura i servizi di migliaia di clienti.

I giovani invece spesso dimenticano la concretezza della «nuvola», del «cloud», di quegli elaboratori che vanno tenuti in ordine e in efficienza per poter essere sempre pronti a rispondere.

Si diffondono sempre di più le connessioni senza fili, ai meno esperti sembra che internet sia nell´aria e che tutto funzioni tramite onde. Non è così e ogni email che inviamo per arrivare al nostro vicino di casa potrebbe fare prima il giro dell´Europa o del mondo. Sì, anche se arriva istantaneamente …

Zuckerberg con Facebook cambia tendenze scolastiche e ambizioni

Dalla lettura di un articolo


in rete nella versione in lingua originale o tradotta malamente da google in Italiano emerge la possibile tendenza della disillusione di perseguire un titolo di Laurea o il valore di alcuni istituti, per precludere un certo futuro verso alcune mete che sono state l’obbiettivo di molta cultura che conosciamo.

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1 giorno in 1 minuto

Abbiamo finalmente finito il trasloco nella sede nuova. E’ sempre triste lasciare i posti dove hai vissuto tanti momenti ed eventi, che ti rimarranno nel cuore. Chiudere la porta con la soddisfazione di aprirne una nuova , piu’ grande, spaziosa, piena di luce e’ un momento che ti da la misura che quanto hai fatto e’ la misura di un tuo successo, seduto nel nuovo guardi al futuro con l’orgoglio di voler affrontare quello che verra’.