Illuminiamo il Futuro degli Anziani

L’invecchiamento della popolazione è una delle sfide più significative che il mondo affronta nel XXI secolo. In Italia, la quota di cittadini di età superiore ai 65 anni è in costante crescita, prevedendo di raggiungere il 35% entro il 2050. Questo profondo cambiamento demografico presenta nuove sfide che coinvolgono anziani, famiglie e l’intera società.

Eppure, in questo scenario in continua evoluzione, c’è una luce brillante che promette di migliorare la vita degli anziani in modo straordinario: la tecnologia digitale. I dispositivi e i servizi digitali stanno aprendo nuovi orizzonti, permettendo agli anziani di:

Mantenere Indipendenza e Autonomia: La tecnologia assistiva offre un sostegno prezioso per compiti quotidiani come cucinare, fare la spesa, lavarsi e vestirsi. Inoltre, attraverso dispositivi digitali, gli anziani possono rimanere informati, partecipare ad attività sociali e rimanere in stretto contatto con amici e familiari.

Ridurre i Costi Sanitari: L’utilizzo di dispositivi digitali consente il monitoraggio continuo della salute, il rilevamento tempestivo di problemi e la fornitura di assistenza a distanza. Questo non solo migliora la qualità della vita, ma contribuisce anche a ridurre la necessità di costose cure mediche tradizionali.

Migliorare la Qualità della Vita: La tecnologia stimola l’attività mentale e offre nuove opportunità per il coinvolgimento in attività significative. Inoltre, crea connessioni sociali e un senso di appartenenza, abbattendo il muro dell’isolamento e della solitudine.

immagine di un gruppo di anziani che utilizzano dispositivi digitali, come smartphone, tablet e computer

Ecco alcuni esempi concreti di come la tecnologia digitale può rendere concreto il miglioramento della vita degli anziani:

Assistenza Personale Avanzata: Robot e dispositivi specializzati possono assistere gli anziani con disabilità nelle attività quotidiane, come vestirsi, mangiare o fare la doccia.

Monitoraggio della Salute: Braccialetti e dispositivi indossabili misurano parametri vitali come la pressione sanguigna, il battito cardiaco e l’attività fisica, garantendo un monitoraggio costante della salute.

Accesso alla Cultura e alla Formazione: Le piattaforme online consentono agli anziani di partecipare a corsi, gruppi di supporto e eventi culturali, espandendo le loro prospettive e interessi.

Naturalmente, affrontare queste opportunità richiede attenzione e considerazione. È fondamentale:

  • Garantire l’accessibilità e l’usabilità, in modo che tutti possano beneficiare delle soluzioni digitali, indipendentemente dalle loro capacità o abilità motorie.

  • Combattere l’esclusione digitale, garantendo che tutti gli anziani abbiano accesso alla tecnologia e le competenze necessarie per utilizzarla in modo efficace.

  • Proteggere la privacy e la sicurezza, poiché gli anziani possono essere più vulnerabili agli attacchi informatici e alle violazioni della privacy

immagine di un gruppo di anziani che utilizzano dispositivi digitali, come smartphone, tablet e computer

In conclusione, la rivoluzione digitale offre un’incredibile opportunità per migliorare la vita degli anziani, ma va affrontata con responsabilità e lungimiranza. Il dialogo aperto tra esperti, decision maker e la società civile è cruciale per garantire che la tecnologia digitale sia utilizzata in modo efficace e sicuro, permettendo agli anziani di diventare protagonisti attivi nella società moderna. Sfruttando appieno questa straordinaria potenzialità, possiamo illuminare il futuro degli anziani e rendere la loro esperienza di invecchiamento un’opportunità di crescita e realizzazione.

La differenza tra dire e fare #verybello #stocaz2o

Per sviluppare il territorio dalle sue eccellenze, generando imprese ed occupazione, bisogna tirarsi su le maniche e darsi da fare. Coinvolgere attori in relazioni, che generano opportunità e lavoro, anche usando il digitale. Inefficace cercare soluzioni effimere nei “portali”, dove non si sà se si parta (per dove) o si arrivi da qualche parte.

Il compito del governo centrale o locale e territoriale, sembra continui a confermare il dar spazio ad azioni di marketing nel digitale (e non solo), con il dubbio che l’ignoranza continui ad essere lo spendere per soddisfare, senza reale beneficio immediato (resa) o futuro (d’investimento) al popolo contribuente, che lo consente con le proprie tasse pagate, il cui fine resti il consenso nella sola arroganza dell’autoreferenzialità.

http://mgpf.it/2015/01/25/verybello-le-mie-considerazioni-tecniche.html
http://mgpf.it/2015/01/25/verybello-le-mie-considerazioni-tecniche.html

Recente l’esempio rappresentato dal portale verybello.it . Una grafica e funzionalità dubbia (di cui alle note tecniche) sembra essere frutto della più leggera analisi nel costruire progetti di comunicazione.
Affidandosi ad “esperti consulenti di comunicazione e grafica digitale” forse da tempo fermi su schemi che del coinvolgimento e partecipazione (web 2.0) non hanno conoscenza.
Eleggendolo (con la registrazione del dominio, effettuato a nome degli stessi o riferendosi a utenti stranieri senza lingue aggiuntive, che ingrosseranno i soli 13 Ke già spesi) tra le peggiori storie della rete italiana (ricordiamo italia.it costato 40 Mke): frutto d’esperti e committenti reciprocamente a caccia di cassetto e visibilità, con progetti inutili e da incompetenti, che molti chiamano “portali”, degni di una borsa di studio in Internet dell’anno 2000.

Conferma dell’inutilità di un portali a se stanti nel turismo , lo spunto nel mondo reale già oggetto di un post , e’ evidente dall’analisi d’interesse sulla domanda già esistente, dove si può agire positivamente per costruire percorsi estesi a tutte le attrazioni, naturali e artistiche Italiani.

https://www.facebook.com/raimondo.bruschi/posts/10206317587678668

Per inciso: Dalla analisi infografica della foto allegata, si può dedurre che solo nel momento in cui si vende Sirmione o Venezia , i quali godono di maggiore visibilità e redditività sul turista straniero, si può abbinare la proposta di una visita a Pompei, che come analizzato non sta proporzionalmente nelle prerogative di scelta.
Opportunità che si può cogliere là dove accade, sul pc a casa del turista al banco dell’agenzia, ovunque si colga il sogno di un vacanza in Italia per Expo2015.
Dove, e mentre, si vende la panna montata “a forte domanda” si può cercare di associare il “pane”, per pur buono che sia, in proposte sinergiche d’esplicito bundle o indotto,  che se degustato con tecniche indotte potrà divenire cibo quotidiano. Prendere il cliente là dove compra non in una vetrina da presentare tra tante, che è la definizione edotta di un “portale a se stante” nell’accezione del caso.

Tradotto: Non si può sperare di vincere, sperando che il “nostro turista” digitando nel motore di ricerca, a casa sua in NewYork o Cina, sul suo PC “Expo2015” arrivi al “nostro portale” che valorizza la zona, i valori o prodotti gastronomici, ci trovi e preferisca come meta alla cara Sirmione o Venezia, ricordata nelle gondole sulla TV della vicina, cimelio del viaggio che fece in Italia.

E’ possibile ottenere risultati utilizzando il digitale come punto di partenza o di supporto, ma con sforzi e presupporti diversi, conoscendo la rete e i suoi meccanismi, che come per tutti i canali di vendita e promozione deve ragionare e soddisfare la condivisione d’interesse di molteplici attori, dando ad ognuno il proprio carico di sforzo e impegno di promozione, per ottenere una sinfonia di successo, che può avere o trovare da un sito web (o portale) il volano per partire o arrivare. 

Per non solo criticare chi fa, ma a testimonianza di come si possa fare :Concretamente realizzato da qualcuno che la rete la conosce
https://www.eccellenzeindigitale.it
– trovano spazio le testimonianze filmate, già sinonimo di tradurre investimenti in lavoro e creazione di nuovi patrimoni digitali da utilizzare e diffondere :
https://www.eccellenzeindigitale.it/storiedisuccesso
– formazione e opportunità di nuova occupazione e presidio del territorio con una rete d’esperti geolocalizzati e di tutto l’indotto che creino :
– Convoglimento di enti locali come le Camere di Commercio, regionali e centrali come Unioncamere e Mise, in un esperienza che scala e uniforma, oltre che amplificare :
https://www.eccellenzeindigitale.it/supportosulterritorio
– Che promuove l’export https://www.eccellenzeindigitale.it/export e le valutazioni interattive e specifiche :
– Soddisfando la sostenibilità economica e di diffusione del mezzo propria :
https://www.eccellenzeindigitale.it/ilmiopiano#/start1
ecc.. il sito “eccellezzenzeindigitale” è citato solo per farne un’esempio concreto
Seminare è un attività da sostenere, ma gettare il seme al vento sperando che trovi terreni fertili, è un peccato descritto anche nelle sacre scritture.

Alcune opinioni in rete : 

Matteo Giovanni Paolo Flora  in un’ analisi tecnica
Un suggerimento di Riccardo Luna il Digital Champions Italiano
Un post di Raimondo Bruschi.

Intelligenza collettiva: una questione aziendale

BresciaOggi.it, lunedì 27 agosto 2012
INTERNET, pagina 7

Intelligenza collettiva: una questione aziendale

Raimondo Bruschi
servizi-internet.eu

Internet ha permesso la creazione di iniziative che hanno usato l’intelligenza collettiva di numerose persone per raggiungere obbiettivi prima impensabili. La più grande enciclopedia del mondo, Wikipedia.org, si basa sulla passione e il lavoro volontario di milioni di collaboratori che hanno apportato 20milioni di voci e 77 milioni di pagine (modificate 1 miliardo e 200 milioni di volte). Il numero degli utenti registrati all’inizio dell’anno era di 32 milioni di utenti.

Intelligenza collettiva
Intelligenza collettiva

Quanto wikipedia.org ha fatto risparmiare alle imprese e all’economia mondiale?
Il suo impatto è incalcolabile, anche solo nella velocità di risparmio di tempo nel trovare informazioni che in alcuni campi (come quello scientifico e informatico) sono più accurate dell’Enciclopedia Britannica.
L’utilizzo dell’intelligenza collettiva si può usare anche a livello aziendale e non solo per progetti senza scopo di lucro.

Per farlo si possono lanciare dei concorsi di idee. Tipico esempio è il caso dell’industria del turismo, dove sono
molte le amministrazioni pubbliche che hanno lanciato concorsi di fotografie: si iscrivono decine di partecipanti
che fotografano gli angoli più belli del territorio, fotografie da riutilizzare per cataloghi, brochure, siti internet
e la comunicazione in generale.
Similmente, le aziende private possono provare a lanciare richieste di idee e affidare il lavoro a chi presenta quelle migliori. È un metodo ormai ampiamente diffuso nella pubblicità e nella comunicazione.

Il modello per funzionare deve offrire ai partecipanti qualcosa di valore:
non necessariamente economico, anche la sola possibilità di essersi messi in competizione (pur senza vincere) può essere uno stimolo sufficiente in molti settori. Il

per l’imprenditore è la possibilità di vagliare tra numerose alternative e scegliere quella che viene considerata più efficace.