La legge di Bilancio 2024 ha introdotto importanti novità in materia di #microcredito, #ampliando la platea dei #beneficiari e le #tipologie di finanziamenti.

Queste modifiche #influiscono notevolmente sul panorama dei finanziamenti a #persone e #imprese.

Le nuove regole del microcredito rappresentano un passo importante per promuovere l’inclusione finanziaria e sostenere la crescita economica del Paese.

Queste modifiche influiscono notevolmente sul panorama dei finanziamenti a persone e imprese. Vale pena di soffermarsi sulle nuove regole per ottenere un prestito personale e dell’impresa grazie alla formula del microcredito, supportato dalle banche convezionate con l’ente https://microcredito.gov.it

Benefici per Persone Fisiche e Imprese

L’estensione del microcredito anche alle società a responsabilità limitata e l’aumento degli importi massimi finanziabili allargano le possibilità di accesso al credito per categorie precedentemente escluse o con condizioni meno vantaggiose.

Le Novità

Nello specifico, le nuove regole includono:

  • L’estensione del microcredito alle società a responsabilità limitata, con un limite massimo di 100.000 euro.
  • L’aumento dell’importo massimo finanziabile per persone fisiche e società di persone, da 40.000 a 75.000 euro.
  • L’allungamento della durata massima del finanziamento, da 7 a 10 anni.

Benefici per le Persone Fisiche

Le nuove norme rappresentano un’opportunità significativa per individui intenzionati a iniziare o espandere un’attività imprenditoriale. In particolare, l’aumento dell’importo massimo finanziabile e l’estensione della durata del finanziamento permettono di sostenere investimenti più ampi e di gestire meglio le difficoltà iniziali.

Benefici per le Imprese

Anche per le imprese, specialmente per le microimprese che faticano ad accedere al credito bancario tradizionale, le nuove regole rappresentano un’opportunità. L’incremento dell’importo finanziabile e l’allungamento della durata del prestito favoriscono investimenti necessari alla crescita e allo sviluppo dell’attività.

Il Vantaggio della Garanzia del Fondo di Garanzia

Un vantaggio notevole è la conferma della garanzia dell’80% sull’importo finanziato(*) da parte del Fondo di Garanzia del Mediocredito Centrale della Cassa Depositi e Prestiti. Tale garanzia, offerta gratuitamente, non richiede garanzie reali (pegno in denaro o beni, o altre garanzie) anche per il restante 20% o 40% (**).

(*) fino a 50.000 euro, scendendo al 60 % per importi superiori

(**) ad esclusione per le SRL che può essere richiesto anche con reali, ma sempre e solo per il residuo 20% o 40 %

Importanza della Garanzia

La garanzia del Fondo di Garanzia rappresenta un vantaggio unico del microcredito, rendendolo uno strumento particolarmente accessibile per individui e imprese senza sufficienti garanzie per accedere al credito bancario tradizionale.

Il Ruolo Cruciale del Tutor di Microcredito

Le norme del microcredito richiedono che chi desidera accedere a questo tipo di finanziamento si rivolga a un tutor di microcredito. Questo professionista qualificato svolge un ruolo chiave nell’assistere i beneficiari dalla richiesta del finanziamento fino al suo rimborso.

Senza il Tutor il Microcredito non è Fruibile

Rimango a disposizione come Tutor n. 754 del Microcredito.gov.it per ogni approfondimento, alle mie coordinate disponibili sul sito raimondo.bruschi.com.

FACCIANO LE STARTUP LA RICERCA E SVILUPPO NELLE PMI

Pubblicato su http://corriereinnovazione.corrieredelveneto.corriere.it del 21-febbraio-2013

La Ricerca e Sviluppo nelle PMI ?
LA FACCIANO LE STARTUP !

Adottare giovani startuppari in azienda:
un modo semplice e poco costoso per portare l’innovazione nel cuore della produzione

«In un’azienda di 100 persone, non tutti coloro che ci lavorano si conoscono tra loro. In alcuni casi diventa più importante far vedere che si sta lavorando, più che lavorare davvero. Le startup sono importanti perché sono piccole. Dato che la dimensione e la complessità di un affare è pari all’incirca al quadrato delle persone coinvolte, le startup sono in una posizione unica per abbassare i costi di coordinamento e interni per riuscire a realizzare gli obbiettivi». Queste parole sono prese da Peter Thiel, co-fondatore di PayPal e investitore della Silicon Valley. Dovrebbero essere di monito per tutte le aziende del mondo. Soprattutto quando «realizzare gli obbiettivi» vuol dire lanciare un nuovo prodotto o penetrare in un nuovo mercato. Gli imprenditori che hanno realizzato la loro idea, soprattutto nelle piccole e medie imprese, sono spesso di fronte alla mancanza di entusiasmo ed energie necessarie per lanciarsi in una nuova avventura.

Come far crescere quindi l’azienda? Non tutti hanno la possibilità di aprire una sezione di ricerca e sviluppo interna. La maggior parte delle PMI italiane dispone però di strutture, spesso sottoutilizzate, che potrebbero ospitare nuove avventure imprenditoriali se prese in carico dalle mani giuste. Quali mani? Quelle di chi ha l’entusiasmo necessario, le idee e le competenze per lanciare una startup innovativa. Ci sono in questo momento molte opportunità per le imprese tradizionali, anche in settori apparentemente ipersfruttati e considerati decotti. E’ un buon momento per coniugare l’innovazione e il rinnovamento cercando nuove strade alternative nella gestione di ricerca e sviluppo, nei costi e investimenti, con lo scopo di aprire nuove brecce nei mercati di riferimento o in mercati che non erano stati presi in considerazione. Nuove occasioni per fare nuovi profitti, anche se condivisi con altri imprenditori (i cosiddetti startuppari).

Gli imprenditori abituati a essere curiosi e a dare un’occhiata in ogni opportunità di guadagno potrebbero pensare di dare a dei giovani con delle buone idee una scrivania, un telefono, un ufficio, un brand come parte del proprio core business. Farli fatturare ai clienti usando l’azienda già esistente, che ci piace chiamare «chioccia», segnando spese e ricavi. Parlando con gli startuppari, gli imprenditori possono offrire i contatti dei clienti già acquisiti e potenzialmente interessati, oltre che guidare nei contratti e nelle prime vendite. La ricerca e sviluppo fatta in questo modo (scegliendo tra le numerose startup e offrendo un’opportunità) permette di dare agli startuppari uno stipendio non appena c’è un guadagno, coprire le spese non appena c’è la possibilità, dividere i profitti quando ci saranno.

Possiamo immaginare le startup come divisione di un’azienda già esistente, destinata al lancio di un nuovo prodotto e mercato. Di fronte all’imprenditore, un altro imprenditore (solitamente più giovane) disposto a rischiare quasi tutto pur di realizzare il suo sogno. Questo è quello che proponiamo con il modello «Adotta una start-up». Azzerare i costi fissi di ricerca e sviluppo e quindi aprire al massimo le possibilità di creare nuovi prodotti e trovare nuovi sbocchi commerciali. Nelle PMI, soprattutto in quei settori di mercato che sono cambiati notevolmente per via di globalizzazione e tecnologia, potrebbe essere molto difficile trovare una strada per lanciare qualcosa di nuovo che permetta di restare competitivi. Abbandonare certezze produttive per investire nell’innovazione è spesso paragonabile a fondare una nuova azienda. Con una grossa differenza: il fallimento di una nuova azienda potrebbe avere dei costi molto minori. Un team che si lancia in una nuova impresa è spesso entusiasta della propria idea e decide di lavorarci giorno e notte, se necessario, soprattutto nella fase di avvio. Un entusiasmo che non in tutte le imprese tradizionali è facile trovare.

Raimondo Bruschi e Francesco Zambelli
autori di http://www.adottaunastartup.com

http://corriereinnovazione.corrieredelveneto.corriere.it/2013/21-febbraio-2013/startup-2114130051085.shtml