Crediamo nelle nostre idee e nei valori in cui siamo credibili ovunque

Gli italiani sono un popolo di Inventori  (oltre che di condottieri, navigatori, artisti, ecc..) tutte prerogative che stanno dentro di noi. Sono nel nostro DNA e fanno del nostro essere Italiani l’unicità e riconoscibilità in ogni luogo. Frutto di un patrimonio che dovremmo valorizzare. senza adeguarci a modelli vincenti d’altri.

Siamo credibili al mondo quando parliamo di fashion, food, arte , cultura, turismo. Ma non esportiamo queste nostre caratteristiche, intrinseche del nostro modo d’essere, che tutti ammirano in noi Italiani.  

Negli ultimi anni ho passato molti WeekEnd in giro per le città italiane (più di 40), partecipando ad un evento che si chiama StartUp WeekEnd (vedi http://sw.bruschi.com o http://webtvsw.bruschi.com ) che mi hanno permesso di constatare come sia innato in noi tutti Italiani  lo spirito imprenditoriale, nel “vedere” mercati ed e opportunità, frutto d’idee e esigenze che sappiamo risolvere con fantasia e concretezza che non ha pari.

Il sistema non ci premia in questo, senza colpevolizzare uno stato che protegge e mantiene aziende destinate a chiudere e lavoratori espulsi dal mercato, per consentirgli di sopravvivere. Zavorrando e drenando il nostro gettito,  in tassazioni esose che asfissiano ogni iniziativa esistente e nuova.

Ma siamo una nazione di furbi e opportunisti anche in questo, che impone e fa sopravvivere agli onesti in un dedalo di regole e regolamenti da rispettare, lasciando spazio ai migliori dribbling evasivi o elusivi di pochi furbi o fortunati mantenitori di una classe di professionisti cresciuti e pagati ad hoc.

In uno degli incontri dello StartUp WeekEnd alcuni giovani, qui intervistati mentre nel weekend elaborano la loro idea, hanno presentato un sistema per trovar cucinato

proposta che soddisfa il “cibarsi d’ogni giorno” e relega al piacere del ristorante il gusto del vero mangiare, cosi forte in tutti noi Italiani.

Oggi lo vengo a conoscenza di una analoga proposta, di un noto produttore di macchine di caffè francese

L’articolo che lo descrive http://www.dissapore.com/notizie/chefcuisine-nespresso-piatti-caldi/

Molti, primo io stesso, non sanno far da mangiare (avendo avuto la fortuna di mamma e moglie, che lo fanno egregiamente e quotidianamente). Ma se mi trovassi all’estero con amici stranieri, la pasta che potrei fare sarebbe ottima, non perchè sappia come si cucini, ma perchè conosco da sempre il sapore che deve avere.

Si potrebbero portare ad esempio casi analoghi per Arte, Vestire, Interesse turistico, Approfondimenti Culturali, parte del bagaglio del contesto o vissuto per quasi tutti gli italiani.  

Dovremmo credere maggiormente in noi stessi, nei nostri valori, quelli che ci portiamo dentro ed apprendiamo nel nostro vivere quotidiano, quelli in cui tutto il mondo ci riconosce. Nella nostra capacità ed inventiva, d’adattarci e cogliere le opportunità, in termini costruttivi. Delle nostre capacità di “visione” ed impegno, impresa e imprenditoriale (siamo il paese della Piccola Impresa che ha fatto il dopoguerra).

Tutto questo mi hanno suggerito :

Quando siamo credibili, agli occhi del mondo in qualcosa, dovremmo cominciare ad incoraggiarne lo sviluppo, opportunità d’impresa ed occupazione. Con tutta la forza della nostra capacità del parlare d’alimentazione, nel caso specifico. Rendendola una nuova realtà imprenditoriale, che esporta in tutto il mondo.

Ma sopratutto quello su cui riflettere è che questo venga proposto oltr’alpe, sollevando scandalo per aver violentato la cucina Francese, ma venga difeso ad oltranza affermando che sia necessario : Incoraggiare la Francia a cucinare e a democratizzare l’alta cucina.

Mentre l’idea dei ragazzi di Bologna resterà solo un idea, una delle tante piccole occasioni perdute, di produrre e andare verso mercati nuovi, come i condottieri Italiani sapevano “vedere” e fare, o le nostre imprese tradurre in crescita nel recente passato.

Cristoforo Colombo era forse Portoghese ?
Amara costatazione che da sempre siamo credibili internazionalmente e solo all’esterno troviamo un ambiente propenso a nuovi successi, che potrebbero essere solo Italiani.

INIZIAMO A CREDERCI

nell’innovare processi, soluzioni o processi. Non servono territori ricchi di materie prime o vie di comunicazioni e tante altre cose retaggio o vantaggio culturale del nostro paese, ma solo il credere nelle nostre idee e nei valori in cui siamo credibili ovunque

Ripublicato dell’originale su Linkedin Pulse https://www.linkedin.com/pulse/article/crediamo-nelle-nostre-idee-e-nei-valori-cui-siamo-ovunque-bruschi ed in Medium https://medium.com/@raimondobruschi/crediamo-nelle-nostre-idee-e-nei-valori-in-cui-siamo-credibili-ovunque-b05103421a0c